Smart Working, come sfruttare al meglio la tecnologia per lavorare da casa
i recenti accadimenti hanno spinto molte aziende ed enti pubblici a rivalutare l’uso della tecnologia per limitare i danni derivanti da forzate interruzioni dei servizi e consentire ai lavoratori di continuare la propria attività lavorativa riducendo l’esposizione ai rischi.
Gea Informatica, in linea con le indicazioni degli enti governativi ha deciso per un periodo limitato di tempo di ridurre ove possibile il numero degli interventi on-site in favore delle attività di teleassistenza e di offrire supporto a tutti i clienti sensibili ai rischi economici e sanitari del momento, al fine di implementare sistemi che consentano l’adozione di strumenti di telelavoro per i loro dipendenti e collaboratori.
Vi riportiamo quindi di seguito alcune informazioni utili a chi fosse interessato ad adottare l’approccio dello Smart Working.
Cos’è lo Smart Working?
Il concetto dello Smart Working va in realtà ben oltre a quello di telelavoro, per poterlo adottare con successo le aziende devono rivedere i propri modelli organizzativi per ottimizzare al meglio i processi garantendo e monitorando i livelli di efficienza dei singoli operatori.
L’Osservatorio del Politecnico di Milano lo definisce ”una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati”. Il tema è complesso e allo stesso tempo stimolante, probabilmente poche aziende ne hanno consapevolezza oggi, ma sicuramente nel tempo sempre più realtà sceglieranno di integrare questi strumenti nei loro processi.
Cosa è possibile fare in telelavoro?
Fornire da subito strumenti di telelavoro solitamente non comporta grossi investimenti, da casa basta sostanzialmente un PC e una connessione ad Internet. Sicuramente sarà necessario organizzare il lavoro in modo da garantire al lavoratore l’accesso alle informazioni necessarie, ma la progressiva riduzione del cartaceo viene in nostro aiuto. Da casa è sicuramente possibile accedere al “Desktop” del proprio PC ed in alcuni casi senza costi aggiuntivi anche al telefono/centralino dell’ufficio. Potrebbe essere comodo avere una piccola stampante da tavolo, acquistabile a costì molto contenuti.
Modalità per accesso remoto
Il modo più semplice ed economico per accedere da subito al proprio PC da casa è sfruttare software ampiamente diffusi come TeamViewer.
Nel caso specifico di TeamViewer i costi di licenza sono relativamente contenuti per postazione, parliamo di circa 10€/mese ogni “telelavoratore” per l’accesso ad un PC remoto. In questo caso è sufficiente installarlo sul PC di casa e dell’ufficio, lasciare acceso il PC dell’ufficio disattivando le funzionalità di stand-by automatico e attivare l’abbonamento.
In alternativa, se parliamo come spesso avviene di reti di PC basati su Windows, Microsoft integra da ormai vent’anni un protocollo denominato RDP, o desktop remoto, che offre funzioni avanzate di accesso remoto ai computer, “remotizzando” con ottime prestazioni la postazione su un terminale remoto.
Questo approccio evita costi aggiuntivi di licenza, offre livelli superiori di riservatezza ma richiede maggiori interventi di implementazione, è solitamente implementato tramite l’adozione di connessioni VPN che sfruttano firewall opportunamente configurati per offrire connettività simultanea a più operatori.
Accesso al centralino aziendale
I moderni sistemi di fonia VoIP offrono funzionalità avanzate che superano senza problemi la barriera della “presa telefonica”.
Per chi avesse già adottato i nostri sistemi VoIP 3XC è possibile configurare l’accessibilità remota al proprio telefono dell’ufficio tramite semplice App per smartphone o tramite apposito programma “Softphone” da installare sul un PC portatile, rispondere alle chiamate del centralino ed inoltrare chiamate ai colleghi.
I sistemi 3CX offrono anche funzionalità avanzate di teleconferenza e videoconferenza direttamente da Smartphone o da PC.
